Il martedì delle WSOP International vedeva in scena gli amanti del Pot Limit Omaha con il torneo “Championship” da 5k$ di buyin che indubbiamente ha attirato molti dei grandi nomi della variante ai tavoli (con fortune alterne). La sponda oltreoceano delle WSOP invece vedeva gli appassionati americani cimentarsi in un classico “No Limit Hold’em” nella modalità 6-Handed però. Vediamo subito chi ha portato a casa i due braccialetti di ieri e qualche curiosità anche in chiave italiana (con un ritorno in scena importante) sui due tornei.
WSOP #35 Pot Limit Omaha Championship
Il mondo del PLO è ricco di grandi campioni che sulle varianti hanno costruito le loro fortune, per cui quando parliamo di un torneo con $5000 di buyin e soprattutto un braccialetto in palio, è ovvio che il richiamo per molti professionisti del circuito è forte.
E infatti tra i 328 player che hanno preso parte all’evento online di ieri sera (generando oltre 1,5 milioni di prize pool alla fine) ci sono nomi importanti e lo stesso vincitore, come vedremo, aveva già una vittoria WSOP in bacheca.
La cronaca infatti ci porta subito a parlare di Juha Helppi, player finlandese con quasi 8 milioni di dollari vinti in carriera e un braccialetto WSOP conquistato lo scorso anno in un altro Championship da 10k$ nella modalità “Limit Hold’em” però. Il bis arriva invece online e con quattro carte in mano, dimostrando però quanto sia ampio il range di questo interessante giocatore scandinavo.
Mettendosi alle spalle, peraltro, altri avversari non certo alle prime armi: Mike Watson vanta qualcosa come circa 13 milioni di dollari vinti in carriera oltre a un Main Event EPT alle Bahamas, il suo connazionale Jens Kyllonen si era già portato a casa prima un braccialetto WSOP (proprio nel PLO) e una picca EPT, il brasiliano Yuri Dzivielevski un braccialetto WSOP in un torneo Mixed, lo spagnolo Sergi Reixach aveva una bacheca con ben 3 picche EPT e un trofeo WPT.
Insomma un field pazzesco che scorrendo la classifica anche oltre il final table, ci fa trovare altri nomi eccellenti, da Stephen Chidwick a Isaac Haxton. E in 37° posizione anche una vecchia conoscenza italiana come Dario Alioto, vero specialista tra i migliori al mondo con le quattro carte, che a quanto pare ancora oggi è al livello dei migliori.
Pos. | Nome | Paese | Premio $ |
1 | Juha Helppi | Finland | 290,286 |
2 | Jesus Cortes | Spain | 213,270 |
3 | Belarmino “Iseey0urcard” De Souza | Brazil | 156,688 |
4 | Mike Watson | Canada | 115,117 |
5 | Jens “98snaeJ” Kyllonen | Finland | 84,576 |
6 | Yuri Dzivielevski | Brazil | 62,137 |
7 | Sergi Reixach | Spain | 45,651 |
8 | Marija “Maj Chenzie” Andrijasevic | Serbia | 33,540 |
9 | Alex “rubbherducky” Difelice | Canada | 24,641 |
WSOP #21 $777 No Limit Hold’em 6-Handed
E parliamo di un “bis” di braccialetti anche sulle WSOP.com dove si giocava il torneo NLH in modalità 6-Handed. Una variante che come sappiamo piace particolarmente proprio ai player online più aggressivi e “tosti” e infatti tra gli 849 partecipanti al torneo c’erano molti dei nomi conosciuti del circuito americano.
Ma partiamo prima dal vincitore assoluto, Tony “Panoramic” Dunst. Il giovane americano infatti si era già portato a casa una vittoria a Las Vegas nelle Series del 2016, in un torneo da 1K$ di NLH, ma in generale viaggia intorno ai 4 milioni di profitto live in carriera, per cui non è finito esattamente male questo braccialetto. Un final table abbastanza agevole per lui, visto che l’unico avversario di spessore era quel Jon Turner eliminato però in sesta piazza.
Tra gli ITM vediamo anche alcuni che come sappiamo si sposteranno poi a fine mese fuori dagli States proprio per giocare i tornei su GGPoker, ma intanto i buoni Phil Hellmuth (114°) e Daniel Negreanu (30°) pare stiano scaldando i motori.
Pos. | Nome | Premio |
1 | Tony “Panoramic” Dunst | $168,342 |
2 | “paymycollege” | $103,940 |
3 | Alec “Tango_Bravo” Parslow | $72,215 |
4 | “ilosestackz” | $50,779 |
5 | Krista “Pollux” Gifford | $36,203 |
6 | Jon “havuuuuuc” Turner | $26,199 |
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