Io sono tra quelli che “Musta va difeso (quasi) a prescindere“.
Soprattutto quando lo vedo giocarsi il braccialetto a un evento come il 25K High Roller delle WSOP, lo tifo spudoratamente. Per la sua storia, per quel che rappresenta, perché è lui.
Da buon tifoso mi infastidisce sentire che qualcuno possa criticare una sua giocata: “bisogna arrivarci a certi livelli prima di aprire bocca“, lo penso con convinzione.
E a volte sbaglio, perché alla fine è solo un gioco di carte. Discutere sulla bontà di una scelta tecnica può esser visto come un attacco alla persona? Da noi (spesso) sì, ma correrò questo rischio.
D’altronde il suo quinto posto, assieme alla mano che l’ha condannato, sono state tra le notizie più importanti della settimana e scrivo per una scuola di poker, non di taglio e cucito.
L’antefatto
Sono le due del mattino inoltrate qui da noi, quando Jonathan Jaffe annuncia l’all-in. Parola a Musta, le percentuali impietose davanti agli occhi, un piatto gigantesco. Call.
Serve un Asso, un Kappa o un Dieci, ci spero, è come ai calci di rigore. Lo stomaco però dice che non uscirà nessuna delle tre e il dealer conferma la previsione. Al river ci accomuna la stessa espressione facciale, grazie comunque Musta.

Ascolto l’intervista a caldo mandata in onda qualche minuto dopo: “E’ uno spot che avrei potuto giocare in diversi modi, ho scelto la 3-bet perché mi è sembrata l’opzione migliore, ma sarei potuto anche andare all-in.
Al flop sapevo di avere abbastanza equity per chiamare, è una mano che si gioca un po’ da sola in questo frangente.”
Il sottoscritto, che di poker ne scrive più di quanto effettivamente ne sappia, ha la fortuna di avere una chat comune con tutti i coach di ITZ e non ha esitato a chiedere il loro parere anche stavolta. Perché va bene le odds, ma qualcosa non torna: in quale altra maniera avrebbe potuto giocarla?
Tra i primi a rispondere c’è il Barone (Emanuele Monari, ndr.), mi promette addirittura di analizzarla sul solver da entrambi i punti di vista. Lo ringrazio e attendo il responso. E nel mentre vi racconto la mano.
Lo spot nel dettaglio
SITUAZIONE – WSOP High Roller #06 – Buy-in 25K Blind 40K/80K, BBante 80K
PREFLOP – Jonathan Jaffe apre da CO a 2.2BB con Q♣ 10♣ (stack di partenza over 40x), Musta 3-betta da SB a 8BB circa, chiama Jaffe.
FLOP – Q♦ J♥ 6♠ – C-bet di Musta a circa 1/4 pot, Jaffe va all-in per 25BB effettivi, Musta ci pensa e chiama.
TURN– 9♣ – Solo 6 out per Musta visto che il Kappa farebbe chiudere scala all’avversario.
RIVER – 4♥ – Piatto a Jaffe e Musta saluta tutti in quinta posizione.

L’analisi di Emanuele Monari
Ecco l’analisi del nostro “barramp9k8” che in questi giorni si è premurato di risolvere lo spot con l’aiuto del solver.
Preflop
“Parliamo di una situazione in cui la pressione ICM è altissima, sia per Musta (per lui bustare sarebbe un disastro) che per Jaffe il quale, nonostante il vantaggio in chip sugli avversari, tutto si può permettere tranne che perdere il 70/80% dello stack compromettendo il torneo.
Qui sotto abbiamo ipotizzato il range di 3-bet di Musta facendo affidamento sul solver Simple Preflop:

Nel consegue che, per Jaffe avere un range di flat sia estremamente complicato e, come vedremo in seguito, la sua condotta non rientra tra le opzioni migliori possibili. Nella parte sinistra troviamo il suo ipotetico range di open da Cut Off, mentre a destra la sua reazione teorica contro la 3-bet di Musta.

Preflop – La 3-bet di Musta
Dal punto di vista di Musta il solver ci dice che, con A-K off-suited, siamo di fronte a una 3-bet nel 60% dei casi e ad uno shove nel restante 40% (visto che su 3-bet ci aspettiamo che Jaffe shovi per valore con un range molto stretto, qualcosa come T-T+ e porzioni di 6-6/7-7/8-8/9-9, mentre nella parte bluff dovrebbe avere qualche Asso suited come A-3/4/5 in modo da blockerare il calling range avversario o addirittura qualche mano speculativa come K-Q, K-Js o Q-Js, con cui un-blockera una porzione del range di 3-bet fold, composto appunto da A-x bassi).
Preflop – La reazione di Jaffe
Jaffe opta per il flat e la sua scelta va contro quel che ci dice il solver. La verità è che, nei suoi panni, il flat dovrebbe essere una mossa ben ponderata e già in game ho avuto la sensazione che il fold fosse la scelta più corretta, visto che Q-Ts è una mano che reversa anche contro i bluff di Musta.
In questo frangente, nonostante si tratti comunque di un buon giocatore, Jaffe dimostra di non essere un top della disciplina perché al posto suo, qualcuno più preparato, troverebbe questo fold con maggior serenità.
Sebbene il solver ci abbia detto che Jaffe non dovrebbe avere una mano come Q-Ts nel suo range di flat, questo nella realtà accade e di conseguenza ci aspettiamo che nel suo flatting range compaiano sia Q-T che J-T, e che quindi 4-bet shoverà molti meno J-x del previsto.
Per lo stesso motivo ci possiamo aspettare che flatti anche mani come K-Q/Q-J (mani che, come visto in precedenza, potrebbe tranquillamente shovare in frequenza) aumentando quindi l’EV dello shove preflop da parte di Musta.
Flop – La c-bet di Musta
La texture del flop è davvero terribile per Musta perché non hitta quasi per nulla il suo range di 3-bet: in generale sulle texture Q-high in 3-bettato CO/SB dovrebbe avere solo A-Qs, visto che A-Q la dovrebbe shovare direttamente e K-Q probabilmente non ce l’ha. Oltre ad A-Qs rimangono ovviamente A-A e K-K nel suo range di value.
La c-bet di Musta è una mossa condivisa dal solver anche se si tratta pur sempre di uno spot a bassa frequenza di bet e se checkiamo qui non sbagliamo praticamente mai.

Flop – La reazione di Jaffe
Contro una frequenza di bet di questo tipo (16% circa rispetto all’intero range di 3-bet), Oppo dovrà raisare pochissimo e con delle combo ben selezionate.
Una su tutte K-Ts, perché non blockera gli A-x come A-2/3/8 che bettano piccolo in frequenza e, anche nel caso trovasse il call dell’avversario, K-Ts rimarrebbe una mano “viva”.

Uno degli aspetti interessanti della reazione di Jaffe è che, secondo il solver, contro una c-bet come quella di Musta il raise non è quasi mai un all-in.
Ci sono frequenze (bassissime) di shove con K-Js/K-ts, A-Qo/s e A-A, in tutti gli altri casi è preferibile un mini-raise.
Preflop – Variazione range Jaffe
L’analisi fatta fin qua tiene conto di una composizione dei range tendente all’ottimale, ma se proviamo per un attimo a discostarci ulteriormente dalla GTO notiamo che la questione presenta un nodo da tenere in altissima considerazione.
Nel range di Jaffe infatti non compare T-9s perché, sempre a livello teorico, non dovrebbe esistere nella porzione di flat, così come non dovrebbe esserci Q-Ts in base a quanto visto in precedenza.

Flop – Le azioni di Musta con range Jaffe contenente T-9s
Provando ad aggiungere quindi anche le 4 combo di T-9s e riducendo le frequenze di alcune broadway, il solver comincia a comportarsi in maniera diversa dal punto di vista di Musta.
Se senza T-9s la reazione ottimale era quella di checkare tantissimo e bettare piccolo nei casi restanti, con T-9s il solver comincia a contemplare lo shove diretto al posto della c-bet.
Per quale ragione? Con il nostro unico bluff costituito da A-K, da un lato vogliamo proteggerci da mani con equity, come appunto K-T/T-9 e soprattutto non vogliamo bettare per foldare sullo shove di Jaffe con mani come T-9s per l’appunto.
Inoltre la bet/call in questo scenario risulta essere una mossa ad alta varianza e al final table non è probabilmente una buona idea.
Infine, quando si va all-in con A-K, l’avversario non folderà mai una mano come A-Q e stiamo mettendo in grande difficoltà mani come A-J e K-J, con A-J che blockera A-K, ovvero il nostro bluff. Il solver contempla lo shove diretto anche con A-A e K-K coi quali prendiamo valore dalle Q-x e da qualche Jack dell’avversario.

Flop – L’azione di Musta con lock (c-bet piccola 100% range)
Fatte queste considerazioni proviamo ora ad analizzare un’altra opportunità inserendo un lock, ovvero diamo al solver l’input che Musta c-betti piccolo il 100% del suo range di 3-bet (come nell’immagine sotto).

Flop – Reazione Jaffe su c-bet con lock di Musta
A questo punto la reazione di Jaffe dovrebbe essere la seguente:

Il call rimane l’opzione preferita dal solver (60% circa dei casi) mentre lo shove si trova circa 1 volta su 3 ma con combo ben diverse da Q-Ts.
In realtà Q-Ts, dando per scontata la c-bet full-range di Musta, può esser shovata a bassissima frequenza, anche se, come suggerisce il solver, chiamando faremo sempre la scelta giusta.
Anche nel caso in cui Jaffe decidesse di andare all-in con Q-Ts, cosa che effettivamente ha fatto, è interessante notare come l’EV delle due mosse (call e shove) sia comunque molto simile: si tratta perciò di un raise quasi inesistente ma anche laddove si optasse per questa soluzione non perderebbe chissà quanta EV rispetto al call.
Questo, ricordiamoci, accade perché nella nostra simulazione Musta sta bettando decisamente più di quanto dovrebbe, il che, molto probabilmente, non sarà così nella realtà.

Flop – La reazione di Musta sullo shove di Jaffe
Come abbiamo visto, nel caso in cui Musta c-bettasse effettivamente con tutto il suo range di 3-bet, Jaffe potrebbe permettersi di rilanciare un po’ di più.
A prescidere da ciò, sullo shove di Jaffe la reazione di Musta con A♠ K♥ in uno scenario puramente GTO dovrebbe essere sempre un fold.

Se però inseriamo le combo di T-9s nel range di Jaffe e supponiamo che con quella mano vada sempre all-in la bet-call (opzione scelta da Musta) comincia a diventare più plausibile, sebbene il fold rimanga l’opzione migliore.

Parliamo di bet-call quindi, solo nel caso in cui Jaffe cominciasse a shovare tutti i T-9s ma nello specifico, con la combo di Musta, il solver suggerisce di passare nel 100% dei casi.
Considerazioni finali
Se nel preflop, per quanto riguarda la 3-bet di Musta c’è poco da dire, il flat di Jaffe è sicuramente rivedibile e si tratta quasi sempre di un fold (difficile sicuramente, ma sempre fold rimane).
Come analizzato in apertura Q-Ts non compare nel suo flatting range, specialmente in una situazione di alta pressione ICM come quella analizzata.
Dal punto di vista di Musta invece, nonostante il solver preveda delle frequenze di c-bet, la mossa a più alta frequenza rimane sempre il check.

Ma soprattutto, dopo lo shove di Jaffe, la bet/call con A-Ko diventa un suicidio in termini di ICM, in quanto si tratta di un pure fold o giù di lì.

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